MISC

1987年

《商業の自由》の理念と現実-アントニオ・ジェノヴェージと1764年「大飢饉」-

イタリア学会誌
  • 奥田 敬

37
開始ページ
17
終了ページ
41
記述言語
日本語
掲載種別
DOI
10.20583/studiitalici.37.0_17
出版者・発行元
イタリア学会

<p>La Napoli settecentesca, allora una delle piu grandi citta europee, si presentava come una capitale della cultura illuministica ; ma nello stesso tempo era una roccaforte dei poteri feudali che dominavano la maggior parte delle campagne meridoinali. Ecco la arena dei riformatori napoletani della seconda meta del XVIII secolo : gli uomini del partito genovesiano. Lo scopo di questo saggio e di chiarire, in quanto lavoro preparatorio per la storia del suddetto qruppo intellettuale, il significato del pensiero socio-economico del loro maestro Antonio Genovesi, con speciale riferimento alla sua elaborazione teorica di un concetto di origine fisiocratica, cioe la carestia del 1764, come unico rimedio indispensabile ai mali strutturali socio-economici del Mezzogiorno. Nel suo "Discorso preliminare" alla traduzione italiana del Essai sur la police generale del grains di Ch.-J. Herbert (Napoli, 1765) il Genovesi insiste sulla totale liberazione, sia interna sia esterna, del commercio granario che era da lungo tempo monopolizzato dai cosiddetti "granisti"-grandi mercanti e finanzieri-legati ai grandi aristocratici-feudatari napoletani i quali si riunivano nelle "piazze di nobilta" e controllavano il parassitario sistema annorario della capitale. La critica all'Annona e ai suoi operatori che si diffuse rapidamente durante la crisi del '64 offri al marchese Bernardo Tauncci, ministro fedele di Carlo di Borbone, un'ottima occasione per eseguire la sua politica assolutistica. Il reggente toscano, esperto politico, riusciva a salvare la situazione fornendo agli affamati dei grani stranieri importati esclusivameste da lui, e riportava cosi la competenza sull'annona napoletana nelle mani del governo centrale, mentre i suoi antagonisti, componenti della "Nobilissima Citta" si addossavano enormi debiti nei confronti dei banchi pubblici. Tuttavia non va dimenticato che il vecchio Tanucci era troppo pessimista per aver fiducia nelle possibilita di sviluppo economico del Regno di Napoli come potenza commerciale, ed aveva finito con lo sperare soltanto nella fioritura dell'-agricoltura meridionale nel mercato internazionale gia colonizzato dai paesi del Nord, un trendo avversione per i progettatori della "liberta di commercio" che aveva sostenuto lui medesimo. E cosi si venne esaurendo la volonta di una riforma fondamentale, ed infine rimase immutata l'arretrata struttura produttiva. Ci voleva ancora un quarto secolo per realizzare la liberta di commercio nell'-Italia meridionale. Certo il dibattito liberalistico alla fine del Settecento provava la fortuna del Genovesi, anche se il suo pensiero era stato non poco deformato. A questo proposito e da sottolineare che il Genovesi ritenne la "liberta di commercio" come una pietra angolare da cui dipendeva la rinascita della languida societa del Mezzogiorno, visto che, implicando la commercializzazione delle terre, solo tale libelta poteva garantire ai piccoli contadini una proprieta fondiaria, senza la quale sarebbe stato inutile aspettare la soluzione del grave problema sociale della poverta, per non parlare dello sviluppo economico del Mezzogiorno. Il carattere essenziale dell'economia politica genovesiana, che e coerente dalla Storia del commercio della Gran Bretagna (1757-58) alle Lezioni di commercio o sia economia civile (1765-67), consiste appunto nella teoria della formazione di una nuova classe, che diventerebbe protagonista della societa civile, se avesse assicurata la piccola proprieta fondiaria. Il che pero non sempre viene ripreso dai suoi discepoli : a modo d'esempio, questo saggio accenna alle Riflessioni sulla pubblica felicita relativamente il Regno di Napoli (1787) di Giuseppe Palmieri, "ideologo del capitalismo agrario", che in verita difendeva l'interesse dei nuovi grandi proprietari contro quello dei braccianti.</p><p>(View PDF for the rest of the abstract.)</p>

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https://doi.org/10.20583/studiitalici.37.0_17
CiNii Articles
http://ci.nii.ac.jp/naid/110002959268
CiNii Books
http://ci.nii.ac.jp/ncid/AN00015107
URL
http://id.ndl.go.jp/bib/2929687
ID情報
  • DOI : 10.20583/studiitalici.37.0_17
  • ISSN : 0387-2947
  • CiNii Articles ID : 110002959268
  • CiNii Books ID : AN00015107

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